Se c’è qualcosa che ha seriamente subito i segni dell’inevitabile trascorrere del tempo, è proprio il primo appuntamento e, soprattutto, il modo di affrontarlo. In passato, infatti, generalmente si sposava sempre il primo amore conosciuto probabilmente sui banchi della scuola e si trascorreva insieme la vita intera.
La modernità ha rivoluzionato le relazioni di coppia introducendo possibilità (e in alcuni casi vere e proprie trasgressioni) prima inimmaginabili (divorzio facilitato, scambio di coppia, sesso-amico): tutti fenomeni che hanno attribuito un’importanza considerevole ai tanti primi appuntamenti che ognuno di noi deve gestire sin dalla prima adolescenza.
Inoltre, oggi è ancora più facile incontrare persone grazie a tutti i siti e app mobili progettate per semplificare il nostro lavoro di ricerca dell’anima gemella (o delle anime gemelle). Gli appuntamenti si susseguono a ritmo vertiginoso, anche se, ovviamente, non sono tutti uguali. Si incontrano persone di tutti i tipi e, molto spesso, le aspettative di ognuno vengono tristemente deluse.
Tuttavia, con il minimo sforzo, è possibile assicurarsi che tutto vada bene seguendo una serie di regole su cosa è opportuno fare e, soprattutto, su cosa, al contrario, non si deve fare mai quando si incontra un potenziale partner per la prima volta.
Di seguito, troverai l’elenco delle 10 cose da NON fare assolutamente al primo appuntamento.
Invitare al ristorante o a casa tua
La tradizione sociale vuole che, per fare bella figura e impressionare positivamente il tuo o la tua ospite, sia di rigore, quasi obbligatorio, l’invito al ristorante. In realtà, si tratta del primo grande errore! Se ti stai chiedendo perché, sappi che invitare qualcuno al ristorante al primo appuntamento è sbagliato non per una ragione, ma addirittura per due.
La prima è che se si conosce la persona che si ha di fronte solo vagamente o per niente, un pasto completo (il classico antipasto, piatto principale, dolce e frutta) può diventare esageratamente lungo, noioso e pure silenzioso perché gli argomenti di cui discorrere potrebbero rivelarsi veramente scarsi, se non inesistenti. Si correrebbe il rischio di trangugiare il cibo senza quasi scambiare parola, con la sola eccezione di poche, risicate e inutili frasi di circostanza.
La seconda ragione per cui è consigliabile non scegliere il ristorante come location del primo appuntamento è che mangiare non è il modo migliore per conversare e conoscersi. La condivisione del cibo, la convivialità è indicata tra persone che già sono in confidenza, che si conoscono bene.
Mangiare può essere molto seduttivo, ma può rivelarsi anche un enorme e irrimediabile disastro: pensa se ti si incastrasse un pezzo di verdura tra i denti? Tra amici e partner consolidati sarebbe occasione di una risata. Tra sconosciuti risulterebbe a dir poco imbarazzante e gli effetti sull’appuntamento sarebbero tutt’altro che positivi.
Scartato il ristorante, potresti pensare di optare per casa tua. Altro Errore! Al primo appuntamento, la casa non deve essere presa proprio in considerazione per evitare di indurre il possibile partner di arrivare a conclusioni affrettate. L’intimità della casa potrebbe, infatti, pensare che si sta puntato a un appuntamento esclusivamente sex oriented o che, al contrario, si stia sovrastimando, con sfrontato anticipo, l’importanza e la buona riuscita dell’incontro.
Scegli, invece, un bar per un cocktail, un aperitivo o un the con pasticcini. L’appuntamento sarà più breve, meno impegnativo, ma ti consentirà comunque di farti un’idea di chi hai di fronte. Potrai decidere, quindi, con più tranquillità se approfondire la conoscenza in futuro.
La regola del “4”: Gli argomenti da evitare
La vita è fatta di tante regole che definiscono il nostro comportamento quotidiano. Ancor di più ciò vale per un primo appuntamento. Oltre a come vestirsi e comportarsi, bisogna stare attenti a quello che dici e ancor di più a cosa non dire. La regola del 4 potrebbe salvarvi la serata. Si tratta dei quattro argomenti da evitare a tutti i costi. Ecco quali sono:
– Politica: la politica è un argomento di conversazione troppo pesante per un primo appuntamento e, soprattutto, troppo divisivo. Se non si hanno le stesse inclinazioni, la discussione può trasformarsi rapidamente in uno scontro acceso e decisamente controproducente.
– Religione: quanto appena detto per la politica, vale anche per la religione. Piuttosto che spostare la conversazione sulle proprie convinzioni spirituali, è preferibile buttarsi in un’analisi approfondita del menù dei cocktail!
– Denaro: evitare qualsiasi argomento relativo al denaro per non correre il rischio di apparire troppo venale. Non chiedere mai, quindi, a chi ti sta davanti mai, a quanto ammonta il suo stipendio o di quello dei suoi genitori o se hanno una seconda casa al mare.
– Gli ex: mai fare anche solo un minimo accenno ai partner passati per non dare l’impressione di non aver voltato pagina completamente e che ancora nutri qualcosa (sentimenti, passioni, fantasie) per qualcun altro.
Lascia che paghi o insisti a pagare
La galanteria impone che sia l’uomo che paga il conto anche se non è stato lui a proporre l’appuntamento. In realtà, il momento del pagamento è molto più complesso di quanto possa apparire. Anche se alla maggior parte delle donne piace essere invitate, alcune vogliono, invece, contribuire alle spese.
Una cosa è certa, un uomo, per non rovinare tutto sin dall’inizio, non dovrebbe mai lasciarsi invitare dalla donna! Detto questo, al momento di pagare, se ci si accorge che la preferenza della partner è quella di pagare da sola la sua parte, non si deve insistere. Anche il più tradizionalisti dei gentiluomini può accettare di dividere il conto a metà.
Insistere potrebbe indurre la signora che ti aspetti qualcosa in cambio. Attenzione, però, il gentiluomo non accetta mai che sia solo la donna a pagare.
La gestione del conto, diventa ancora più complessa se si tratta dell’incontro tra persone dello stesso sesso. L’argomento ha troppe sfaccettature e richiederebbe un articolo a parte.
Fare troppe domande
Lo scopo di un primo appuntamento, oltre a sapere se almeno fisicamente parlando l’altra parte soddisfa i tuoi criteri e desideri, è scoprire che tipo persona hai di fronte, saperne di più su di lei o lui, capire se vi può essere una certa affinità. Il modo più semplice per saperne di più è semplicemente fare domande.
Poche domande, discrete e ben congegnate, vanno benissimo. Tante domande a raffica una dopo l’altra sono, invece, la classica zappa sui piedi autoinflitta.
Nel chiedere bisogna essere sottili e delicati, mostrarsi interessati ma non troppo curiosi o addirittura indiscreti. Le domande devono essere reciproche e, quindi, si deve dare anche all’altra persona la possibilità di porre quesiti. Si deve innescare uno scambio di informazioni naturale, inserito una conversazione pacata e non in un interrogatorio serrato che non lascia fiato e che induce a pensar male della salute mentale di chi pone le domande.
Ulteriore suggerimento: se non si ha niente da chiedere, una volta risposto a qualsiasi domanda, non concludere mai con il banalissimo e scontatissimo E tu?
Parlare solo di se stessi
Come abbiamo appena visto, confondere un appuntamento con un interrogatorio non è la migliore idea che si possa avere. Peggio è, però, non sforzarsi nemmeno di conoscere l’altro. Cosa c’è di più insopportabile di una persona che parla soltanto di sé e riporta tutto a sé? Io ho fatto questo, io penso o io dico quest’altro…
Se ti trovi così interessante, così bello, così superiore, per favore non imporre la tua presenza agli altri! Basterà uno specchio per soddisfarti (anche sessualmente)… A parte gli scherzi, l’egocentrismo è sempre fuori luogo, in ogni tipo di incontro. Al primo appuntamento è assolutamente distruttivo. Nessuno vuole concedere una seconda chance a chi si mostra completamente preso solo da se stesso!
Trascurare il proprio aspetto
Prepararsi con cura al primo appuntamento sembrerebbe ovvio. In realtà, non lo è per molti.
Non è necessario presentarsi al massimo delle tue capacità, anzi sarebbe poco opportuno. Bisogna avere, invece, un aspetto, ordinato e curato.
Giusto per far capire meglio il concetto: non presentarsi mai al primo appuntamento dopo una seduta di running senza passare da casa a cambiarti. E, quando scegli i vestiti da indossare, assicurati che siano perfettamente privi di macchie o di eccessivi segni di usura (buchi, sfilacciamenti vari).
Sii fedele al tuo stile di abbigliamento consueto e alla tua personalità, ma lascia che l’altro ti conosca un minimo prima di esprimerti completamente, anche per quando riguarda gli outfit.
Guarda il tuo telefono e/o la cameriera o il cameriere
Niente è più offensivo che trovarsi di fronte a un individuo distratto da ciò che lo circonda o che non ti presta la dovuta attenzione. Dimentica il telefono al primo appuntamento, le tue vite a Candy Crush non voleranno via e il tuo amico può aspettare per scoprire come è andato il tuo incontro.
Ancora più imbarazzante, è soffermarsi con sguardi e chiacchiere con qualcun altro: il cameriere, un conoscente incontrato per caso. Non solo sarebbe indice di maleducazione, ma daresti l’impressione di non essere molto interessato all’appuntamento e alla persona che sta con te in quel momento. Un atteggiamento a dir poco offensivo.
Concentrati, quindi, solo sulla persona e non mettere il telefono sul tavolo aspettando notifiche. Anzi, silenzia qualsiasi tipo di dispositivo che ti porti dietro e non sbirciare nemmeno lo smartwatch!
Mostrarsi negativi, altezzosi o noncuranti
Se sei stanco, stressato o hai avuto una giornata terribile, hai due opzioni tra cui scegliere. La prima è rimandare l’incontro a un’altra data. La seconda è letteralmente ingoiare la tua negatività per non condividerla con la persona che ti accompagna e non avvelenare l’incontro.
L’immagine che darai di te al primo appuntamento sarà decisiva per il futuro e il tuo umore inevitabilmente avrà la sua influenza. Se ti mostri altezzoso e distante o rabbioso e suscettibile, sicuramente non ci sarà un secondo appuntamento. E potresti pentirtene se a te, invece, l’altra persona è piaciuta molto. Sta a te gestire i tuoi stati d’animo e mostrarti amabile, disponibile e positivo verso il prossimo.
Fare troppi complimenti
È certo che se ti imbatti in una persona egocentrica che parla solo di se stesso, passare la serata a complimentarsi con lui o lei può essere una mossa vincente. Fortunatamente, non tutti sono pieni di se stessi, quindi sii parsimonioso nel complimentarti.
Le lusinghe sono apprezzate quando sono rare. Se escono dalle tue labbra troppi superlativi in un breve lasso di tempo, la persona di fronte capirà o che sei molto interessato e ne approfitterà per prendere il sopravvento e comandare i giochi.
Regola da appuntarsi: controlla te stesso e tieni le carte in mano, decidi tu e non il contrario!
Nota bene che ti stiamo consigliando di non fare TROPPI complimenti. Un apprezzamento spontaneo, non stereotipato, è sempre ben accetto sia dalle donne che dagli uomini, anzi soprattutto da questi ultimi che non sono abituati a riceverne molti. Come in tutte le cose, è l’eccesso che stona.
Non esagerare al momento dei saluti
È giunto il momento di separarsi! Cosa fare? Una stretta di mano? Un bacio?
La stretta di mano è ovviamente vietata nel modo più assoluto: troppo formale e fredda sarebbe il segno inequivocabile di una serata noiosa che non avrà mai un seguito.
Tutto dipende, quindi, dalla serata che hai appena trascorso. Se ti sei divertito e vuoi a tutti i costi che ci sia un dopo, non esagerare nemmeno con l’informalità. Un bacio sulla guancia, appena accennato (praticamente uno sfiorare di labbra) è l’ideale. Cercare la bocca del partner è da evitare: sarebbe un precorrere i tempi azzardato e, in alcuni casi, potrebbe apparire irrispettoso.
Il bacio sulla guancia, invece, può voler dire tante cose: che si è apprezzata la compagnia dell’altra persona, che è scattata la fatidica scintilla, che si ha voglia di bissare l’incontro.
Consigli bonus
Oltre alla spiegazione sulle 10 cose da non fare al primo appuntamento, di seguito elenchiamo una serie di consigli aggiuntivi per aiutarti ad affrontare con più tranquillità l’incontro. Un bonus per guidarti passo passo e non sprecare l’occasione di una possibile relazione.
Non guardare insistentemente la sua scollatura per non fare la figura del perverso feticista.
- Non ammettere di vivere ancora con i genitori per non dare l’idea di essere una persona immatura che ha paura di diventare grande.
- Non arrivare in ritardo per non dare l’impressione di essere completamente inaffidabile.
- Non proiettarti subito verso il futuro nel senso di non coinvolgere il potenziale partner in evoluzioni fantasiose su ipotetici programmi da fare insieme.
- Non rivelare i tuoi difetti (almeno non tutti): se la storia andrà avanti, i difetti verranno fuori con il tempo, non c’è bisogno di esternarli al primo appuntamento.
- Non parlare di sesso esplicitamente per non dare sembrare un maniaco sex-addict.
- Non profumarti eccessivamente
- Non bere in maniera eccessiva perché si potrebbe pensare che tu abbia problemi con l’alcol.
- Cerca di essere te stesso e, soprattutto, non fingere di essere qualcun altro!
Conclusione: devo chiamare o aspettare che mi chiami?
Dopo il primo appuntamento la domanda è sempre la stessa: chiamo o aspetto che mi chiami? Secondo alcuni, nel dubbio bisogna seguire la regola dei 3 giorni che consiste nell’attendere questo esatto lasso di tempo prima di ricontattare il proprio partner! Non meno per non sembrare frettolosi! Non più per non essere dimenticati!
Tuttavia, questa regola rimane generale. A seconda dei casi, delle persone e del legame che si è creato durante il primo incontro la regola del 3 potrebbe non essere efficace. Anche se la seduzione gioca sempre un ruolo importante, far aspettare l’altro può essere interpretato come disinteresse e vanificare l’atmosfera positiva del primo appuntamento.
Se si pensa di aver incontrato sul serio l’anima gemella, la regola dei tre giorni è fuori luogo. Colpisci quando il ferro è caldo, specialmente se entrambi siete presi l’uno dall’altro. Aspettare non avrebbe alcun senso!